C@C@O 19-3
PIETA’
per i conservatori benpensanti
Sono le vere vittime del XXI secolo
di Jacopo Fo
Voi ribelli che frequentate questo sito, voi dediti a rapporti sessuali esagerati e a sogni di mondi liberi voi vi lamentate che le cose evolvano così lentamente e vi sentite vittime di una storia angusta, prima di protestare tanto e atteggiarvi a vittime incomprese di un sistema becero e corrotto dovreste volgere il pensiero a chi veramente soffre per la situazione odierna e sente ogni giorno, fisicamente, il dolore provocato dallo sgretolarsi di tutte le certezze.
Sono i conservatori benpensanti le vere vittime del 2000.
Il loro mondo va a pezzi e tutte le certezze evaporano in una scoreggia.
Noi ribelli soffriamo, sensibili al dolore del mondo, per il perdurare delle più ignobili ingiustizie.
Ma la storia con noi è generosa e, fin da quando lo schiavismo fu abolito in America, non passa giorno che non si ottenga una piccola vittoria sociale, scientifica, morale. Basta leggere gli obiettivi sociali che Marx poneva come centrali per dare inizio a una società socialista, che sono scritti alla fine del "Manifesto del Partito Comunista", scritto con il prode Engels. Non ce n'è uno che oggi non sia realtà nei paesi industrializzati. Non voglio con questo dire che si viva in una società socialista, me ne guarderei bene, ma resta il fatto che a Marx molti risposero che quelle sue rivendicazioni elementari erano folli utopie. Al contrario, i conservatori, quelli che chiamavamo un tempo "benpensanti", se la passano ben peggio di noi.
Ogni giorno la storia demolisce il loro mondo. Impietosamente.
Prova a immaginare come si senta oggi chi vive in un sistema ideologico mentale basato sul maschio padrone di moglie e figli, amante di una società strettamente regolamentata e chiusa, fiducioso nello stato e nel sistema capitalista, convinto che al potere ci sia gente valida e che i contestatori sono solo mentecatti e maniaci sessuali drogati e fannulloni.
Se vediamo la situazione da questo punto di vista possiamo solo soffrire per il suo dolore.
Sì, perché ci sono persone che vivono dolorosamente tutti questi culattoni che imperversano ovunque, e vincono addirittura il Grande Fratello, votati da milioni di casalinghe... Omosessuali stilisti, registi, cantanti, calciatori, presidenti di Regione (eletti nonostante fosse di pubblico dominio, rivendicata, quell'orrenda deviazione comportamentale). Omosessuali osannati nonostante il loro vizio vergognoso. Che si può dir di più o di peggio?
E che pensare di tutte queste prostitute dichiarate, addirittura pornoattrici, che non solo arrivano al Parlamento ma pure appaiono in televisione trattate come persone normali?
E che dire di quell'orda di divorziati e conviventi che si annidano perfino dentro i partiti cattolici, come quel Casini...
Che tra l'altro i casini li hanno pure chiusi e rischi di finire nei guai con la legge a comprare il sesso da una meretrice.
Poi c'è la televisione. A noi ribelli fa schifo, ma ci possiamo consolare pensando che possiede anche lati positivi e offre, nonostante tutto, un incremento della circolazione delle informazioni ed è uno strumento di diffusione di una cultura che per quanto bassa e vuota è comunque meglio dell'atavica ignoranza totale che ci ha angustiato per millenni.
Ma per i conservatori la televisione è abominio senza possibilità di riscatto né contropartita.
Ad esempio, c'è quel Papi che è un gran fetentone. Gestisce uno schifo di trasmissione nel quale i concorrenti arrivano a pisciare. Ma il massimo dell'assenza di significato lo si raggiunge quando un concorrente vince una fiammante auto di lusso. La portano sul palcoscenico, fanno salire il concorrente, sopra l'oggetto del desiderio per rimirarlo. Poi per portarla via deve rispondere ad alcune domande. Se sbaglia una risposta per alcuni secondi i concorrenti che ha sconfitto si accaniscono sull'auto con mazze di ferro. Ogni domanda sbagliata sono migliaia di euro di valore automobilistico distrutto a mazzate. A me fa vomitare questa esaltazione dello spreco. Mi dà la nausea.
Ma al conservatore gli fa male fisicamente. Vede un pezzo dei suoi valori ("la centralità della ROBA") buttati al vento, disprezzati. Gli salta il suo parametro sui valori materiali. È come strappargli un pezzo di stomaco e sputarci sopra.
E come si è sentito, il nostro conservatore, scoprendo quanti preti si dedicavano alla pedofilia?
E cosa ha sentito dentro quando ha scoperto che la sua bella banca capitalista gli ha fatto comprare Cirio, Parmalat e bond argentini?
E quando ha scoperto che le partite di calcio erano truccate e i calciatori drogati?
Come si sente uno che vorrebbe tutto in ordine perfetto a sapere che Baudo è ancora in tv, nonostante il processo che ha subito per le mazzette?
E come sta mentre guarda la Gregoraci, rea confessa di mancanza di moralità, che se la gode apparendo su tutti i settimanali, ospite ambita insieme a Moggi dei salotti dentro la tv?
E poi, se ne sarà accorto, che dopo che per trent'anni ha creduto sinceramente che gli ecologisti fossero solo checche isteriche, avevamo ragione noi! Che si siano fottuti l'inverno anche loro lo capiscono.
Una volta per non parlar di niente parlavano del tempo. Ora non possono fare neanche questo. Parlar del tempo mette angoscia.
In fondo noi abbiamo avuto trent'anni per assimilare il concetto del pericolo ambientale. A loro è caduto in testa in 4 mesi.
Hanno creduto in una guerra rapida e giusta in Iraq. Poi hanno scoperto che Bush aveva mentito sulle armi di distruzione di massa di Saddam, che i marines torturano, che la guerra è un disastro senza fine e che i soldati Usa che tornano feriti in patria vengono curati in ospedali che sono letamai... Che immensa serie di cocenti delusioni. Non si salva nessuna grande convinzione. Roba da sentirsi perennemente sull'orlo dell'Apocalisse.
Che ansia. Per forza che così tanti uomini veri sbroccano e si suicidano oppure sterminano la famiglia. Siamo nel mezzo di una crisi di valori epocale. Non sanno più cosa pensare del mondo e questo crea un vero e proprio stato fisico di sofferenza e prostrazione. Essere ancora patriarcali convinti in questo millennio è una sindrome grave.
Se la sinistra avesse un po’ di cuore e un maggior senso pratico, si adopererebbe per istituire subito un "Telefono Amico per Conservatori Delusi dalla Storia". So che questa mia idea non troverà ascolto. Eppure si salverebbero delle vite umane.